Con il venire meno delle vecchie contrapposizioni ideologiche, negli ultimi decenni, in particolare in Europa, si è andata diffondendo una nuova sensibilità, legata alla preoccupazione riguardo ai cambiamenti di clima nel pianeta, che ha portato l’UE a dettare agli Stati membri obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) inseriti nella strategia Europa 2020 e fra i 17 obiettivi che caratterizzano l’Agenda 2030.
L’odierna scarsa qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre città, i fenomeni d’inquinamento e di dissesto ambientale con le conseguenti ripercussioni sulla salute, mettono la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute al primo posto di qualsivoglia politica attuale e futura. Qualità dell’aria e dell’acqua, o più in generale, sostenibilità ambientale, rappresentano il vero obiettivo di sviluppo mondiale futuro e l’impegno comune e condiviso di riduzione dei gas serra del 20% (Europa 2020), attraverso il progressivo incremento dell’energia ricavata da fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Si tratta di obiettivi in ambito europeo che sentiamo l’esigenza di rafforzare nelle politiche culturali, sociali e produttive del Veneto, regione che da sempre si è contraddistinta per le sue eccellenti performances nella così detta economia circolare (recupero di risorse dai rifiuti) oltre che nell’economia produttiva. Veneto, quindi, come locomotiva di un movimento nazionale nuovo, caratterizzato dalla richiesta di un’autonomia “responsabile” legata alla dimostrata capacità di orientare le proprie risorse fiscali verso un trainante sviluppo del proprio territorio in termini produttivi, rispettosi dell’ambiente nonché quale polo di attrazione per l’incoming turististico.
“Veneto Green” parte da queste premesse con la volontà di promuovere, a tutti i livelli, politiche indirizzate alla ricerca e innovazione nella gestione del riciclaggio dei rifiuti, visti come risorse da re-impiegare.
L’impegno degli aderenti a “Veneto Green” sarà quello di incentivare il recupero delle risorse secondo i dettami dell’economia circolare, l’investimento nelle energie pulite, il sostegno di politiche legate all’incentivazione della mobilità elettrica, fino alla promozione di un’alimentazione sana che si basa sullo sviluppo di un’agricoltura biologica.
La transizione verso un’Economia Responsabile offrirà alle regioni più intraprendenti, quali il Veneto, l’opportunità di modernizzare il proprio tessuto produttivo e la società stessa, e proporsi come traino dello Sviluppo Green Europeo: dall’innovazione e dallo sviluppo responsabile del proprio territorio conseguirà il vero vantaggio competitivo dell’europa.